Colle di Tora e la penisola sul Lago del Turano

Disteso su una penisola nel Lago del Turano, Colle di Tora è un paese di 358 anime della provincia di Rieti che, negli ultimi anni, sta rinascendo grazie al turismo.

La storia di Colle di Tora sulle rive del Lago del Turano

Il suggestivo paese delle case dal colore bianco si estende lungo una penisola appoggiata sulle acque cristalline del Lago del Turano e ha una storia millenaria. I documenti e gli autori antichi come Diogene di Alicarnasso narrano di un oracolo che sarebbe sorto proprio nella zona dove oggi si trova l’antico borgo.

Anche se l’origine del paese è certa, vi sono ancora accesi dibattiti sull’esatta posizione dell’abitato. Infatti, nella documentazione medioevale fornita dalla chiesa di Sant’Anatolia, si fa riferimento a “Tora”, un centro abitato che sarebbe stato posizionato nelle vicinanze di quello che oggi è Colle di Tora.

Anche il nome racchiude tutto il senso di questa valle splendida: la trasformazione. Se durante l’attività i racconti narrano di Tora, dal nono secolo si inizia a parlare di “Collepiccolo”, nome che poi accompagnerà la storia del borgo fino al 1864.

Nei primi del 1700 un censimento fissò la popolazione a poco più di 300 abitanti, numeri in linea con l’attuale popolazione dello splendido borgo.

La diga

Come detto in precedenza, questa valle si è trasformata di molto nel corso dei secoli. Colle di Tora sorgeva su un’altura (come si deduce dal nome) ma, in seguito alla creazione del Lago del Turano, il borgo si è trasformato, diventando un centro in riva alle acque cristalline del lago.

Il paese, a seguito dell’allagamento, si è esteso a Sud, assumendo una caratteristica conformazione lunga e stretta peninsulare sulle acque del lago Turano fornendo un panorama mozzafiato ai tanti che si imbattono in questo delizioso scorcio dell’Italia centrale: “Piccola Svizzera” dove il paesaggio lacustre in assoluta sintonia con le montagne che lo circondano a creare una sorta di barriera naturale ( tra cui quelli della Riserva di Monte Navegna e Cervia), la fa assomigliare proprio a quei piccoli paesini, incuneati, come spuntoni, tra le acque dei bacini elvetici.

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